I Figli del Deserto
SINOSSI
Per non mancare all’annuale riunione de I figli del deserto, Stanlio e Ollio convincono le rispettive consorti di dover compiere un lungo viaggio in mare. Peccato che la nave su cui hanno detto di essere partiti faccia naufragio e i due debbano inventarsi una storia plausibile su un loro fortunoso salvataggio.
Titolo originale: SONS OF THE DESERT |
Scritto nel luglio-settembre 1933 |
Girato nell’ ottobre 1933. |
Rilasciato dalla: MGM nel dicembre del 1933. |
Durata: 68 minuti, sonoro. |
Prodotto da: Hal Roach |
Diretto da: William A. Seiter |
Stan Laurel: Stan Oliver Hardy: Ollio Mae Busch: Lottie, Moglie di Ollio Dorothy Christy: Betty, moglie di Stanlio Charley Chase: Charley Lucien Littlefield: Dott. Horace Meddick Charita Alden: Ballerina Ernie Alexander: cameriere Jimmy Aubrey: Figlio del Deserto Eddie Baker: Figlio del Deserto Brooks Benedict: Figlio del Deserto Chet Brandenburg: Figlio del Deserto Don Brodie: Figlio del Deserto Bobby Burns: Figlio del Deserto John Elliott: Figlio del Deserto Ellen Corby: Donna al Club seduta al tavolo accanto Harry Bernard: Bartender Stanley Blystone: Gestore del locale Tony Campanaro: colui che annuncia l’affondamento della nave Baldwin Cooke: La persona che presenta l’annunciatore Robert Cummings: Persona presente nella folla all’annuncio del disastro Hope Harper: Persona presente nella folla all’annuncio del disastro Edna Hall: comparsa al Cinema Lillian DeBorba: donna al Cinema seduta davanti a Lottie (moglie di Ollio) Marta DeVeaux: Ballerina Curt Furberg: comparsa Gladys Gale: Mrs. New York 43 Charles Giblyn: comparsa William Gillespie: Figlio del Deserto Charlie Hall: cameriere Pat Harmon: comparsa Marvin Hatley: pianista Sydney Jarvis: comparsa Michael Jeffers: Figlio del Deserto Johnny Kascier: comparsa Suzanna Kim: ballerina Sam Lufkin: cameriere Charles McAvoy: Figlio del Deserto Philo McCullough: comparsa John Merton: Figlio del Deserto Lillian Moore: Donna al Club Skeets Noyes: Tassista Ty Parvis: il Cantante al Club Nina Quartero: Donna al Club Al Thompson: Figlio del Deserto Max Wagner: comparsa Charley Young: Figlio del Deserto Hal Roach: comparsa Virginia Ruth Rogers: comparsa |
Stanlio e Ollio, entrambi sposati, risiedono a Los Angeles e le loro abitazioni sono contigue. Quali membri di una associazione denominata “Figli del Deserto” e articolata in più sezioni, si impegnano a partecipare al congresso annuale a Chicago, ma hanno il problema di avere il permesso delle rispettive mogli. Stanlio lo ottiene, ma Ollio, che invece ha avuto un netto rifiuto, è costretto a ricorrere all’espediente di fingersi malato e di avere da un dottore, nella fattispecie un veterinario, la prescrizione di un viaggio per mare fino alle Hawaii con Stanlio come compagno. I due partono, ma ovviamente per Chicago dove partecipano a sfilate e feste congressuali nel corso delle quali si ascolta fra l’altro la canzone Honolulu baby, che costituirà il motivo forse più conosciuto fra quelli presentati nei films della coppia. Stanlio e Ollio, fedeli all’imbroglio ordito in partenza, rientrano a casa con al collo ghirlande awaiane di fiori e suonando l’ukulele, ma non trovano le mogli che sono andate angosciate ad assumere informazioni essendo giunta notizia del naufragio della nave sulla quale i due mariti avevano falsamente annunciato di rientrare dalle Hawaii. I due mistificatori, entrati in casa, apprendono da un giornale del naufragio e del fatto che solo l’indomani sarebbe arrivata la nave che aveva raccolto i naufraghi. Decidono quindi di pernottare in soffitta, mentre le mogli scoprono l’inganno vedendo al cinema in un cinegiornale i due mariti che folleggiano al congresso di Chicago. Alla fine Stanlio otterrà il perdono avendo confessato, mentre sulla testa di Ollio si abbatterà una dura punizione a base di stoviglie. Da notare che la società i Figli del Deserto, che è stata in questo film del 1933 una invenzione verosimilmente dello stesso Laurel, ha ispirato successivamente la nascita di una omonima associazione che si è gradualmente estesa negli Stati Uniti ed in Australia e che ha tenuto il suo primo congresso, proprio come nel film, nel 1965 poche settimane dopo la morte di Stan.
Curiosità
- Marvin Hatley, che interpretava il pianista del club, era il direttore musicale dei Roach Studios.
- La sequenza del cinegiornale stabilì un record per il numero di comparse utilizzate in una scena, circa 500. Si trattava dei Figli del deserto in marcia lungo il retro dello studio, sul set di una strada di New York. Originariamente i Figli dovevano essere in bicicletta con Laurel e Hardy che tenevano uno striscione che a un certo punto si avvolgeva attorno agli altri ciclisti facendone finire alcuni in una fontana.
- Il cinegiornale della parata è stato integrato con filmati d’archivio del convegno statale di Elks Lodge tenutosi a Santa Monica, in California, alcuni mesi prima.
- Secondo l’UCLA Film and Television Archive il film è stato girato in ventuno giorni per un costo di soli $ 165.000. È diventato uno dei dieci migliori film dell’anno al botteghino, incassando oltre 1 milione di dollari in tutto il mondo.
- Hal Roach descrisse il regista Seiter come “geniale, competente e il tipo di regista che ha avuto un buon senso nel costruire la storia concentrandosi anche fortemente sulla caratterizzazione”.
- Stan Laurel legge il numero di gennaio 1930 di “The American Magazine” quando si trova nella residenza Hardy.
- Tre decenni dopo l’uscita del film, il suo motivo ha ispirato la creazione di una “società internazionale di apprezzamento di Stanlio e Ollio”, che prende il nome dal film e creata da Stan Laurel e dal suo biografo John McCabe.
- Al momento delle riprese, Oliver Hardy si era allontanato dalla moglie Myrtle (con la quale si era riconciliato brevemente) e si diceva che vedesse Lillian DeBorba, madre dell’attrice bambina Dorothy DeBorba. Lillian è stata scelta come comparsa per occupare un posto nella scena del cinema ed è seduta di fronte a Mae Busch e Dorothy Christy (che interpretano le mogli di Hardy e Laurel).
- L’interpretazione comica del film dei disaccordi coniugali rispecchiava i problemi domestici molto più seri e stressanti che Stanlio e Ollio stavano vivendo in quel momento. Anche il regista William A. Seiter era in procinto di separarsi dalla sua prima moglie, Laura La Plante. Anche Charley Chase aveva numerose difficoltà a casa a causa del suo bere.
- Secondo i comunicati pubblicitari dello studio, le scene dovevano essere girate frequentemente perché il regista e la troupe spesso scoppiavano a ridere per le buffonate delle star. L’ espressione di Stan Laurel nella scena con Charley Chase era così divertente “che sconvolse completamente Hardy, e passarono diversi minuti prima che quest’ultimo riuscisse a ritrovare la calma”.
- Secondo lo storico del cinema Richard W. Bann (uno specialista dei film prodotti dagli Hal Roach Studios), Hal Roach ha ricordato nel 1979 quanto spesso accadevano cose del genere sul set. “Non sono mai stato turbato dal fatto che mi stesse costando denaro”, ha detto. “Ero sconvolto dal fatto che non potevamo usare alcune delle scene più divertenti che vedevamo ogni giorno”, quelle che erano state rovinate dalle risate dei membri del cast o della troupe.
- La frase “Bene, ecco un altro bel pasticcio in cui mi hai cacciato.” è stato votato come la citazione del film n. 60 dall’American Film Institute (su 100).
- Durante le riprese, Stan Laurel frequentava anche un’altra persona, Virginia Ruth Rogers, anche se il divorzio dalla prima moglie non era ancora definitivo. La Rogers ha anche fatto la comparsa come extra nella scena della folla ed è stata sul set durante le riprese della scena dell’acquazzone sul tetto. Quando Laurel, bagnato fradicio, finì la ripresa, gli gettò un asciugamano addosso, lo portò di corsa nel suo camerino, fece una doccia calda e gli preparò un bicchiere di whisky, limone e zucchero. Disse che Laurel scoppiò a piangere per la gratitudine, notando come sua moglie non si fosse mai interessata al suo lavoro né avesse mai mostrato la sua preoccupazione per lui in quel modo. Rogers divenne in seguito la sua seconda (e quarta!) moglie.
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