Mario Lombardo

Ripercorrere il passato artistico di Laurel e Hardy prima di quel dì del 1927, anno di nascita della coppia, significa affrontare un lungo viaggio attraverso il teatro di Music-hall british e il vaudeville , per quanto riguarda Stan, il cinema americano all’epoca ancora agli albori, per quanto riguarda Oliver. 
La lettura appassionata di alcune biografie sulla coppia, mi ha rivelato quanto il loro percorso artistico fosse lungo e andasse ben oltre quello dei loro straordinari personaggi, se si pensa che prima di formare la coppia Oliver avesse al suo attivo quasi 250 film , rendendolo uno degli attori più prolifici della storia, e che Stan avesse percorso un lungo circuito nei teatri inglesi e americani, maturando non solo il suo registro di attore ma anche quello di autore. 
Quest’ultimo in particolare ha col teatro un legame che si potrebbe definire di sangue, è noto che i genitori fossero grandi protagonisti del teatro inglese. 
Sua madre, Madge Metcalf era una nota attrice drammatica mentre Il padre, Arthur Jefferson, era oltre che bravissimo attore, autore e soprattutto impresario teatrale che diresse i migliori teatri inglesi. 
Proprio il padre sarà per Stan una figura fondamentale per la sua maturazione artistica, noto in tutti i circoli inglesi, aveva fama di essere il più versatile uomo di spettacolo. Autore di testi per i suoi spettacoli ma anche quelli degli altri, era anche uno straordinario promotore di spettacoli, le sue trovate per pubblicizzarli erano straordinarie e surreali, uno stile che Stan riprenderà negli anni. 
Una sua trovata , rimasta memorabile era quella di far andare in giro per le strade una carrozza che trasportava una gabbia con un leone intento a sbranare un corpo. Il corpo era finto, conteneva all’interno pezzi di carne , ma quando le persone incuriosite si avvicinavano venivano srotolati striscioni con sopra scritto “Stasera al Royal”. 
Eppure Arthur Jefferson non vedeva però di buon occhio le ambizioni di suo figlio di diventare attore e soprattutto attore comico, sapendo quanto fosse effimera la carriera di questo tipo. 
Per darvi un’idea di quanta carriera avesse già alle spalle  al momento del suo debutto in coppia nel 1927, vi basti sapere che il suo debutto nel mondo dello spettacolo avvenne all’età di 16 anni. Lui, costretto ad una vita nomade a causa del lavoro del padre che obbligava tutta la famiglia a spostarsi di continuo, trovò un piccolo teatro a Glasgow come sede per il suo debutto. 
Scritto un monologo di suo pugno e di nascosto dal padre , Stan diede il via alla sua carriera, quella sera. 
Presentandosi al pubblico del teatro Britannia con indosso pantaloni larghi, cappotto e cappello a cilindro  (tutto di proprietà del padre ) iniziò Il suo numero , un collage di gag e balletti che Stan studiò minuziosamente e il risultato fu un’enorme ovazione da parte del pubblico , ma la sorpresa più grande fu un’altra, tra il pubblico c’era suo padre. 
Il caso volle che quella sera si imbatté nel proprietario del teatro Brittannia , suo vecchio amico, che lo invitò a vedere lo spettacolo e lo accolse dicendo “ Sei appena in tempo, Stan entra tra cinque minuti”, lo sconcerto iniziale diede poi il posto allo stupore nel vedere il talento del figlio. Unica nota dolente sta nel fatto che il figlio , notando la sua presenza in sala , per l’emozione fece cadere il cappello a cilindro nella buca dell’orchestra dove uno dei musicisti lo calpestò, mentre poi stava uscendo di scena , il cappotto rimase impigliato in un uncino e si strappo, il tutto fra le risate del pubblico. 
Quell’esibizione convinse Arthur Jefferson senior ad aiutare il figlio , lo ingaggiò come sostituto per la sua commedia Home from the Honeymoon, che verrà poi trasformata da Stan due volte nei cortometraggi Duck Soup (1927) e Another Fine Mess (1930). 

Mentre questo accadeva….. 

Ad Harlem in Georgia vi era un altro giovane con aspirazioni artistiche. 

Oliver nacque in un ambiente che era agli antitesi di quello dello spettacolo, suo padre era un avvocato di origini inglesi che morì quando era ancora piccolo e sua madre si fece carico della famiglia gestendo un hotel che per lui sarà una fonte preziosa di ispirazione. 
Secondo quanto da lui affermato, si sedeva nella hall dell’albergo e studiava le persone che passavano, con gli anni arrivò col dire che da quelle osservazioni poté constatare che il mondo era pieno di personaggi come Stanlio e Ollio. 
Il suo debutto iniziò molto prima di quello di Laurel, addirittura ancora bambino, aveva appena 8 anni , entrò come cantante a far parte di un gruppo chiamato “Minstrels” e andò in tournée per gli stati del sud, salvo poi tornare a casa per nostalgia. 
Anche lui come Stan , fu studente molto scarso , cominciò in seguito a trascurare gli studi e la madre lo mandò in un collegio dal quale scappò per andare ad Atlanta, sfortuna volle che lo fece il 17 aprile del 1906, giorno della grande rivolta razziale. Ritornato a casa la madre acconsentì affinché lui andasse a studiare canto, possedendo una meravigliosa voce tenorile, ed entrò al conservatorio di Atlanta , in seguito lasciò il conservatorio  per la sua proverbiale pigrizia ed aprì una sala cinematografica . 
Questa attività radicò in lui l’interesse per la realizzazione di film, la cosa avvenne così: “avevo visto delle comiche e ho pensato tra me e me che avrei fatto meglio di quegli attori che avevo visto sullo schermo” .
Si trasferì cosi nel 1913 a Jacksonville in Florida, all’epoca capitale del cinema. Lì si troverà a fare un po’ di tutto, inizialmente si limitò a gironzolare per gli studi Lubin Company poi , quando si dice trovarsi al posto giusto al momento giusto, servì alla produzione di una pellicola un ragazzo grasso e così fu scritturato. 
Si ritrovò a fare molte parti, prima comparsate, poi ruoli da spalle e qualche parte da comico principale, in seguito divenne il cosiddetto “Heavy” cioè il cattivo , con tanto di sopracciglia e baffi finti. 
Quelle produzioni erano all’epoca ancora rudimentali, spesso si lavorava senza sceneggiatura. Tutto partiva da un’idea, un semplice suggerimento, se era buono si partiva con tutta la strumentazione necessaria. Fu in questo ambiente che Oliver poté apprendere le basi e i segreti del mondo del cinema, in quei set troupe e cast si aiutavano a vicenda e spesso lo stesso Oliver si ritrovava a fare da segretario di edizione , aiuto regista e regista stesso anche se in seguito dirà di trovarsi più a suo agio davanti la macchina da presa. 
Nel periodo tra il 1917 e il 1918 acquisì il soprannome “BABE” , datogli da un barbiere mentre gli faceva la barba, il soprannome apparve anche sui cartelloni dei suoi film. 
Fu questo il periodo in cui affinò i manierismi che saranno alla base del suo personaggio, a suo dire nato da un personaggio dei fumetti chiamato “Helpfull Henry” a cui aggiunse i modi eleganti , accuratamente esasperati , tipici degli uomini del Sud. 

Quello di cui ho scritto è solo una minima parte di tutta una carriera che ha preceduto la nascita di Stanlio e Ollio , negli articoli successivi vi parlerò degli eventi successivi a questi che portarono alla loro crescita e per finire al loro primo incontro. 


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