Prefazione
Se è vero che il cinema è nato oltre Atlantico intorno agli anni 20, ma che spunti interessanti si sono avuti anche in Europa specialmente nei generi storico e drammatico, è assodato che all’America spetta l’esclusiva assoluta nel genere comico per merito di una vera e propria industria del settore e della genialità di uomini come Charlie Chaplin e Buster Keaton, senza tacere di Harold Lloyd, Max Linder, Harry Langdon e Larry Semon, in Italia conosciuto come Ridolini. Mentre però la comicità di questi grandi, pur di tipo molto vario, si fonda sulle caratteristiche individuali del singolo, quella di Stan Laurel e Oliver Hardy, soprattutto per la straordinaria intuizione del primo, costituisce l’unico e insuperato esempio di umorismo cinematografico di coppia.
Stanlio & Ollio, conosciuti da noi anche come Crik e Crok, hanno intrapreso una cavalcata che non accenna a concludersi se è vero, com’è vero, che ancor oggi, dopo 80 anni e oltre, i loro films sono diffusi da parecchie tv, fra cui la stessa rai che ricordiamo qualche anno fa trasmetteva le copie colorate elettronicamente (“colorized” come dicono gli americani) sotto il titolo che la dice lunga : “quando ridere faceva ridere”. Fondamentale merito dei due è quello di aver superato brillantemente il passaggio, che è stato fatale per altri, dal muto al sonoro, sfruttandone anzi al meglio le possibilità con films musicali oppure offrendo l’occasione di cantare ad Oliver che, dotato di bella voce, aveva cominciato la carriera artistica appunto come cantante. L’eccezionale successo dei due si fonda, oltre che sulla opposta struttura corporea, sul contrasto caratteriale tra Stan, sempre disponibile a dare una mano all’amico, ma maldestro e inguaribile provocatore di disastri, e Oliver che pretende il primato ritenendosi più esperto e capace, ma è destinato a subire sempre le conseguenze delle catastrofi provocate dal compagno. Una costante del cinema di Laurel e Hardy è poi l’abituale atteggiamento irridente nei confronti dell’autorità rappresentata dal poliziotto svillaneggiato, dallo scorbutico sergente ridicolizzato, dalla moglie imperiosa puntualmente aggirata. All’attento osservatore fornisce poi motivo di meditazione la rappresentazione del livello della vita americana di allora, offerto dai films della coppia. A parte l’automobile prepotentemente sempre presente, valgano i piccoli particolari del camion con cassone ribaltabile di “Finishing touch” (1928), il distributore automatico di cheving gumm di “Two tars” (1928) e la roulotte super attrezzata di “Them thar hills” (1934). Il sito si propone dunque di far rivivere quei tempi e di riscoprire la bravura di due grandi artisti: Stanlio e Ollio