SAILORS, BEWARE! (25 settembre 1927, regia di Fred Guiol)
A parte il titolo poco brillante, SAILORS, BEWARE! è uno speciale two-reeler, uno dei pochissimi
“solo” di Stan Laurel nel quale il protagonista termina il film da vincitore, eroe per aver
smascherato i ladri della situazione (Anita Garvin ed Harry Earles). Chester Chaster (Stan Laurel)
è un nevrotico tassista, imbarcato per sbaglio su una nave da crociera e costretto a lavorare
come tuttofare dal duro e furente capitano (Frank Brownlee), poiché sprovvisto di biglietto. Su
questa nave si sono imbarcati anche due ladri di professione, Anita Garvin ed Harry Earles
(impressionante nano adulto di origine tedesca, attivo anche nel circo), moglie e marito. Ma
Earles si fa spacciare per il piccolo figlio di Anita, vestito come un poppante. Quando il finto
bebè usando dadi truccati lo priva dei suoi unici cinque dollari, Chester non ci sta e inizia a
sospettare qualcosa. Per vendicarsi, lo getta noncurante giù per le scale dentro la carrozzina, poi
durante una partita a carte mette il bastone tra le ruote a sua moglie, infine getta il suo
orsacchiotto nel tubo di scappamento, costringendolo a tuffarvisi dentro per recuperarlo.
Forzato dal capitano a fare un bagno allo sporchissimo infante (nessuno ha ancora realizzato si
tratti di un adulto), Chester trova una collana appena rubata dentro l’orsacchiotto e decide
onestamente di riconsegnarla. Naturalmente viene applaudito come eroe del giorno e riceve
come ricompensa la nutrita colletta degli entusiasti passeggeri. In SAILORS, BEWARE!, da
menzionare anche il ruolo subalterno ma piacevole di Oliver Hardy, commissario di bordo
maldestro e pasticcione, la cui forte passione per le donne non fa che sottolineare ancora di più
la sua goffaggine nei momenti di presupposta galanteria. Sua l’ultima gag del film. Convinto di
aver ricevuto un calcio nel sedere da Earles, Hardy decide di sfogare la sua frustrazione contro di
lui, ma viene subito messo a terra dal piccolo ma villoso uomo in miniatura. Notevole anche la
presenza di Anita Garvin, prosperosa e affascinante rapinatrice, le cui espressioni di sorpresa e
disgusto davanti alle azioni messe in atto contro i suoi piani da Chester risultano davvero
eccezionali, prova della grande chimica tra i due, dentro e fuori dal set. In questo film, il
personaggio interpretato da Stan Laurel non è quello dello sciocco bello e buono. E’ reattivo,
furbo e intelligente quanto basta per sapersi difendere, anche se nei momenti di maggiore
difficoltà non riesce ad esimersi dall’esplodere nel suo caratteristico pianto isterico.
Straordinaria la gag in cui getta in piscina una arrogante e pomposa Lupe Velez, rea di averlo
guardato con noncurante disprezzo. A chi non è mai venuta voglia di fare lo stesso, con ragazze
come quelle?