WE FAW DOWN (29 dicembre 1928, regia di Leo McCarey)

Laurel e Hardy vorrebbero spassarsela con i loro amici in un night club alla faccia delle mogli
gelose (Vivien Oakland e Bess Flowers). Come scusa, raccontano loro di essere costretti ad
andare a vedere uno spettacolo al teatro Orfeo, insieme al loro principale. Durante il tragitto,
per aiutare una passante a recuperare un cappello finitole sotto un’automobile parcheggiata,
cadono in una pozzanghera e si trovano bagnati da cima a fondo. Vengono invitati della donna
(Kay Deslys) a salire in casa per cambiarsi e fare asciugare i vestiti. Però il fidanzato della signora,
temibilissimo pugile, rientra trovandoli in accappatoio insieme al lei e ad una sua amica (Vera
White). Stan e Oliver scappano in mutande dalla finestra e si rimettono velocemente i pantaloni
appena asciutti. Ma proprio in quel momento vengono notati dalle loro mogli, le quali stavano
accorrendo dopo aver letto sul giornale che il teatro Orfeo (dov’erano convinte fossero stati i
mariti) aveva subito un gravissimo incendio. Rientrati a casa, Stan e Oliver vengono subito
interrogati. E’ soprattutto la bionda Vivien Oakland a mettere sotto torchio suo marito Oliver, il
quale continua a portare avanti la sua bugia, inconsapevole di quanto accaduto al teatro Orfeo.
Gli viene chiesto di descrivere lo spettacolo a cui ha assistito, finché Stan nota sul giornale la
notizia dell’incendio, mostrandola anche al suo amico. Oliver reagisce brillantemente,
sostenendo di essere andati ad un altro teatro (il Palace), non all’Orfeo. Stan reagisce
esclamando di “che non ne avrebbe potuta inventare di migliore neanche lui” e scoppia a ridere
di gusto. Poco dopo suona al campanello l’amica della donna dalla quale, solo poche ore prima, i
due erano stati ospiti, riconsegnando a Oliver il suo panciotto. Vivien ha esaurito la pazienza,
prende subito il fucile e, mentre Stan e Oliver fuggono fuori, spara un colpo, causando l’uscita
dalle finestre di una serie di uomini impegnati (si suppone) in qualche malcelato adulterio. Il
finale del film ricorda BLOCKHEADS (1938), mentre il succo della storia è evidentemente servito
da base per la costruzione di SONS OF THE DESERT (1933). Questi due lungometraggi sonori
sono, in assoluto, tra i migliori lavori di Laurel e Hardy. Di contro, WE FAW DOWN è una delle
loro opere mute meno riuscite. Stranamente, è il primo Laurel e Hardy diretto da Leo McCarey,
che tanto aveva fatto per lanciare la coppia come supervisore e sceneggiatore. Il film non
funziona soprattutto perché i protagonisti ci vengono mostrati come due normali mariti in cerca
di svago e divertimento, abbastanza furbi e brillanti da inventare scuse idonee per raggirare al
meglio le loro consorti, puniti solo dalla sfortuna di un incendio avvenuto nel posto sbagliato al
momento sbagliato. Privati delle loro caratteristiche ingenue e fanciullesche, Laurel e Hardy,
semplicemente, non fanno ridere. Non è la loro normalità a divertire, bensì le loro stranezze,
quasi sempre innocenti e sprovvedute. Di solito, funzionano maggiormente in storie da
vagabondi, scapoli o, al limite, sposati vittime del carattere dominante di mogli guastafeste. Non
è il caso di WE FAW DOWN, lo è solo in parte, non tanto da salvare il film. Del resto, studiando la
storia della realizzazione di questo cortometraggio, si scopre che la sequenza più divertente
venne tagliata in sede di montaggio, poiché rendeva il film di durata eccessiva, fino alla
lunghezza dei tre rulli. Scappati dalla finestra di Kay Deslys, Laurel e Hardy si trovano l’uno con i
pantaloni dell’altro e provano a scambierseli in ogni dove attraverso la città, in un crescendo di
imbarazzo e frustrazione. Questa sequenza, sicuramente la più esilarante, venne eliminata da
WE FAW DOWN per essere inserita nel film successivo, LIBERTY, la cui genesi e migliore riuscita
ne è ampiamente debitrice.

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