DUCK SOUP (13 marzo 1927, regia di Fred Guiol)

DUCK SOUP nasce come adattamento cinematografico di uno sketch teatrale, Home From The Honeymoon, scritto dal padre di Stan Laurel molti anni prima. Questi si stava decidendo a tornare a recitare da protagonista ed era desideroso di immettere qualcosa di originale nelle storie che si proponeva. Decise allora di adattare questo copione che conosceva molto bene, anche perché aveva vi aveva recitato quasi vent’anni prima nella versione teatrale. Ma nello stendere la sceneggiatura non aveva pensato a Oliver Hardy, bensì a Syd Crossley, un attore che aveva già ben interpretato il ruolo di barbone nel corto da lui diretto STARVATION BLUES (’25), peraltro con ottimi risultati. Ma alla fine fu Oliver Hardy ad affiancarlo in quello che è considerato il loro primo vero film insieme. Due barboni (Stan Laurel e Oliver Hardy) si rifugiano in una casa disabitata per sfuggire all’inseguimento di una squadra di Guardie Forestali, intente a reclutare i perditempo per spegnere un incendio sviluppatosi da poche ore. Il proprietario della lussuosa dimora è il Colonnello Buckshot (James A. Marcus), iroso personaggio che ricorda di aver dimenticato arco e frecce durante il viaggio e ferma il treno per tornare a prenderle. Nel frattempo i due clochard approfittando dell’assenza dei domestici partiti per il week-end per far man bassa delle scorte alimentari. Ma nel bel mezzo del pasto arriva una sorpresa. Due sposini in luna di miele (William Austin e Madeline Hurlock) suonano alla porta per prendere in affitto la casa, che il Colonnello aveva incaricato di locare ai due domestici prima di partire. A questo punto Hardy si fa passare per il Colonnello e Laurel per la cameriera e intrattengono con cortesia gli ospiti (curiosità: una scena di Stan Laurel in gonnella che prepara il bagno per Madeline Hurlock è assente in quasi tutte le copie del film, poiché giudicata troppo spinta per l’epoca).
L’accordo di affitto viene siglato e Laurel e Hardy fanno chiamare un furgone per portare via quanti più beni preziosi e argenteria possibile, ma il ritorno del furibondo Colonnello e delle Guardie Forestali sconvolgono i loro piani. Alla fine del film, troviamo Laurel e Hardy sollevati di peso e a stento aggrappati a un’enorme pompa d’acqua mentre cercano di spegnere il divampante incendio (che a quanto pare era stato causato da loro stessi qualche ora prima). Ipersonaggi interpretati parrebbero molto simili ai Laurel e Hardy maturi, eccetto che per alcuni particolari fisici e psicologici. Ad esempio, la barba incolta di Hardy riporta il suo personaggio molto più vicino a quelli che aveva interpretato in passato piuttosto che all’Oliver Hardy del futuro. Anche la decisione con cui la coppia programma di svaligiare la casa del Colonnello è poco in linea con l’innocenza che successivamente svilupperanno. In DUCK SOUP Laurel e Hardy sono più complici che amici, più furbi che ingenui, più disonesti che probi. C’è un incendio da spegnere, fuggono subito. Di contro, le gerarchie tra i due sono già sviluppate. Oliver è il prepotente, Laurel deve sottostare alle sue imposizioni. Pare come se il film contenga il seme di quello che sarebbero stati, ma in uno stadio ancora tanto grezzo da aver bisogno di essere rodato a lungo. DUCK SOUP non è un film esilarante, ma può essere apprezzato a posteriori, per quello che poi sarebbero diventati questi due grandissimi protagonisti della storia del cinema.

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